Il nome “Pieve” deriva dalla parola latina “plebs”, che significa “plebe”, ma non ha in sé alcun senso dispregiativo, indicando solamente l’insieme della popolazione.
Il patrono della parrocchia è San Giovanni Battista, perché in essa (e non nelle altre chiese dei dintorni) c’era il fonte battesimale. Fin verso il 1930 i bambini che nascevano a Ponte San Giovanni, a Collestrada, a Piscille venivano battezzati a Pieve di Campo. Solo negli anni seguenti tutte le chiese parrocchiali ebbero il loro piccolo battistero.
Della parrocchia di Pieve di Campo, molto verosimilmente sorta sulle rovine di antiche terme romane, si hanno notizie in un Diploma di Federico Barbarosa (1163) dove si dice che essa dipendeva dai canonici del duomo di San Lorenzo in Perugia. Per lungo tempo rimase l’unica parrocchia della zona, pur essendoci nei dintorni, e soprattutto presso il ponte sul Tevere, altre cappelle, una delle quali poi divenne la parrocchia di San Barolomeo.